Nora Salvini

Nora Salvini

Nora Salvini, fondatrice Laziopediatria Libera

Il mio primo sguardo verso un sindacato pediatrico risale a oltre 15 anni fa, quando,non avendone casualmente cestinato la posta depositata nella mia buca delle lettere, mi accorsi che vi si ventilava la minaccia di vedere abolita l’allora denominata “guardia medica” per passare a noi l’intera patata bollente del paziente h24. Quest’idea (mai andata in porto)mi terrorizzava al punto che presi a raccogliere tutte le comunicazioni sindacali ed a partecipare a tutte le assemblee, perché mi sembrava chiaro che, se volevo salvaguardare la serenità del mio lavoro, dovevo poter dire la mia a qualcuno che poi se ne facesse portavoce. Mi sembrava chiaro, cioè, che continuare a fare il diligente mulo solitario col capo chino sulla mia scrivania non mi avrebbe salvata.

Casualmente in un altro contesto professionale conobbi Antonio. Ebbi subito modo di apprezzarne la schiettezza e la competenza e d’altro canto anche lui mi vide interessata alla problematica e così ben presto mi ritrovai ad essere l’avamposto reatino della sigla alla quale entrambi eravamo iscritti.

Le vicende sindacali successive sono a tutti note: di come la sigla di partenza, traditi i principi etici nei quali credevamo (vedi vicenda della formazione), ci abbia “defenestrati” e costretti a battaglie legali per non farsi riconoscere “smascherata”; di come abbiamo costruito una nuova Unione di pediatri all’insegna della trasparenza; di come ne abbiamo sacrificato l’autonomia alleandoci con chi ci era sembrato affine a noi allo scopo di poter dire la nostra laddove questo potesse contare.

In tutti questi anni ho visto passare ed anche andar via tanti colleghi: alcuni in buona fede, ma magari senza voglia di sostenere discussioni o senza voglia di farsi troppe domande o semplicemente in disaccordo; altri forse un po’ meno benevoli.

 Ma molti siamo rimasti e , per conoscenza personale, molte persone motivate e in gamba.

 Negli anni, complici anche le riunioni conviviali ed informali, si è creato uno spirito di collaborazione e spesso di amicizia. Siamo stati una sorta di grande famiglia, nella quale però qualcuno ha sempre mantenuto le fila di una informazione sindacale e culturale con grande competenza.

 Ma soprattutto vi si sono sempre conservati i valori che ci hanno guidati dall’inizio: l’integrità morale ed il principio di uguaglianza. Tutti i pediatri, cioè, sono uguali, senza figli e figliastri, non iscritti o “iscritti più uguali degli altri”:abbiamo tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri.

Per questo abbiamo combattuto fin qui. Ci dispiaceva mollare, arrenderci.

Perciò abbiamo pensato all’Associazione, perché potessimo mantenerci uniti con gli stessi valori di sempre, senza escludere nessuno per “raggiunti limiti di età”, possibilmente accogliendo nuove forze che non drenino magari più esclusivamente la pediatria territoriale ma allarghino lo sguardo ai pediatri a 360 gradi.

Nonostante tutte le pregresse delusioni e tutte le difficoltà, io credo ancora che si possa contribuire ad una pediatria migliore.

Nora Salvini

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