Campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2020-2021 Le indicazioni del Ministero della Salute e le disposizioni della Regione Lazio

Campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2020-2021                                 Le indicazioni del Ministero della Salute e le disposizioni della Regione Lazio

DOTT.SSA GIULIA DE STEFANIS

Le indicazioni del Ministero della Salute

Circolare n. 19214 del 04/06/2020

Come ogni anno sono state pubblicate le disposizioni del Ministero della Salute inerenti la campagna di vaccinazione antinfluenzale ed anti pneumococcica per la stagione 2020-2021

Il documento quest’ anno presenta alcune novità strettamente correlate alla emergenza, tuttora attuale, da COVID 19 e giustificate dalla prospettiva che nella prossima stagione 2020-2021 l’ influenza virus possa co-circolare con il SARS-Cov 2.

 La vaccinazione antinfluenzale mai come quest’ anno assumerebbe una valenza maggiore, perché non solo proposta per ridurre le complicanze dell’influenza nei soggetti a rischio e ridurre gli accessi ai punti di primo soccorso, ma anche per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti COVID.

Partendo da questa premessa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione è stata estesa anche ad altre categorie

Bambini di età superiore ai 6 mesi ed adolescenti, non rientranti nelle categorie a rischio per patologia: si sottolinea l’ utilità di questa proposta vaccinale, soprattutto al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra adulti ed anziani nella attuale fase pandemica. La sorveglianza virologica della prossima stagione potrà essere di valido aiuto per stimare l’impatto dell’influenza confermata e l’efficacia vaccinale sul campo dei vaccini antinfluenzali, nei soggetti di tutte le età non ospedalizzati.

Adulti a rischio di complicazioni di età 60-64 anni: quindi al di sotto della soglia dei 65 anni finora considerata anche in caso di fattori di rischio; lo scopo è nuovamente quello di facilitare la diagnosi differenziale con il COVID-19.

Gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie: si auspica per queste categorie un intervento da parte delle Regioni che renda obbligatoria la loro vaccinazione ed in tutte le occasioni possibili. Gli operatori sanitari, infatti, indipendentemente dalle loro mansioni e specialità, sono sicuramente ad alto rischio di acquisire l’infezione rispetto alla popolazione generale ed il fatto di essere costantemente a contatto con un gran numero di persone (pazienti, familiari e altri operatori sanitari), li rende anche potenziali vettori dell’infezione.

Un obiettivo di copertura per tutti i target indicati sicuramente ambizioso e necessitante di un notevole dispiego di forze

In merito alla tipologia dei vaccini da impiegare, è accordo unanime sull’ uso, anche quest’ anno del quadrivalente, anche se possibile è anche l’impiego del trivalente. In entrambe le formulazioni saranno rappresentate due nuove varianti antigeniche dell’influenza A ed una nuova variante antigenica dell’Influenza B (http://www.agenziafarmaco.gov.it/), così come raccomandato dall’ OMS nel mese di Febbraio 2020 .

(Https://www.who.int/influenza/vaccines/virus/recommendations/2020-21_north/en/)

le disposizioni della Regione Lazio

Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 17 aprile 2020 n. Z00030

La Regione Lazio aveva già anticipato il contenuto della circolare ministeriale con  la Ordinanza del Presidente della Regione del 17 aprile 2020 , inserendo peraltro degli elementi che hanno portato a contenziosi legali

 In essa si legge  che devono sottoporsi obbligatoriamente alla vaccinazione:

  • Tutti i soggetti di età > ai 65 anni
  • Medici e Personale sanitario operanti in strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, inclusi i convenzionati con il SSR, ma anche gli studenti delle Scuole di Specializzazione e dei Corsi di Formazione, i tirocinanti ed il personale volontario.

La non esecuzione della vaccinazione da parte del Personale medico e sanitario, non giustificata da problematiche di natura medica, comporta la inidoneità temporanea della propria mansione lavorativa, a partire dal 1 Febbraio 2021.

Invece per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi di vita ed i 6 anni la vaccinazione è fortemente raccomandata, al di là della appartenenza o meno a categorie a rischio.

Ciò comporta inevitabilmente la necessità di potenziare la logistica organizzativa dei centri vaccinali preposti, che potrebbe avvenire anche attraverso un maggiore coinvolgimento diretto dei PLS

Al momento le modalità di tale coinvolgimento non sono chiare  e vanno valutate con attenzione

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